Lettera aperta alla consigliera Mirella Arcamone (Demos)

Last Updated: 30 Gennaio 2025By Tags: , ,

Lettera Aperta alla Consigliera Mirella Arcamone

Cara Consigliera Mirella Arcamone,

mi rivolgo a lei con preoccupazione e amarezza in merito a quanto accaduto oggi durante il Consiglio Municipale, quando ha cercato di difendere l’assessore alle politiche sociali, sostenendo che non fosse di sua competenza trovare soluzioni per i senza fissa dimora che si sono insediati all’interno della Riserva Naturale della Pineta delle Acque Rosse, riducendola a una vera e propria discarica a cielo aperto.

Se così e’ a cosa serve pagare questo assessorato al Decimo Municipio?

Vorrei ricordarle che è reato versare rifiuti ingombranti nelle pinete, e che questa situazione non può essere ignorata. Quello che più mi preoccupa, però, è la gestione della questione stessa. Sembrerebbe, infatti, che qualcuno abbia indicato ai senza fissa dimora di recarsi proprio in quella pineta, ma chi ha fatto questo?

Pare che il signor Stefano di Sant’Egidio abbia avuto un ruolo in questa vicenda, ma chi è Stefano?
Qual è il suo ruolo ufficiale e perché Sant’Egidio non ha pensato a una ricollocazione dignitosa per queste persone, soprattutto dopo che sono stati sgomberati da “Tor San Michele”?

Quando l’ho incalzata su queste questioni, lei ha risposto, con un certo disinteresse, che “io dovevo studiare”, minimizzando l’importanza di quanto stava accadendo. Ma come può essere che l’assessore alle politiche sociali non si senta in dovere di prendere una posizione su una situazione che ha conseguenze dirette e gravi su persone vulnerabili e sull’ambiente?

Inoltre, voglio ricordarle che lei stessa fa parte di questo governo locale, e che l’assessore alle politiche sociali è stata da lei stessa scelta per quel ruolo.
Se non serve, che se ne vada, si dimettesse.

Infine, non posso fare a meno di notare che, dopo la pausa del Consiglio, lei di Demos ha abbandonato la seduta. Come se questo fosse solo un problema lontano, che non vi tocca personalmente. Ma la verità è che, se la Pineta delle Acque Rosse dovesse andare a fuoco, come avvenne con Tor san Michele tre anni fa, chi dovremmo incolpare?

Il freddo sta per arrivare e non è difficile immaginare come chi vive in quelle condizioni potrà cercare di riscaldarsi. Se il fuoco dovesse divampare, quale sarà la nostra risposta?

Il rischio è che, per l’incuria, alcune delle cose che già vediamo bruciate diventino rifiuti speciali, con tutte le conseguenze che ne derivano.

Chiedo a lei e a chi ha ruoli decisionali di farsi carico della situazione, agendo concretamente e con sollecitudine, prima che sia troppo tardi. I senza fissa dimora hanno il diritto di essere trattati con dignità, e l’ambiente naturale non può essere ridotto a una discarica.

Le vorrei porre un’ altra domanda diretta: crede davvero che l’aggiunta di soli 10 posti letto alla Caritas della ” nuova Vittorio Emanuele” sul lungomare Paolo Toscanelli di Ostia possano risolvere il problema dei senza fissa dimora nel nostro territorio, in particolare al Decimo?

Inoltre, è a conoscenza del numero effettivo di persone senza fissa dimora che vivono nel nostro Municipio? La situazione, come ben sappiamo, è ben più complessa e non può essere risolta con soluzioni parziali.

Mi aspetto una risposta chiara e concreta, visto che il tema è di grande rilevanza per la nostra comunità.Con la speranza che questa lettera possa suscitare una riflessione seria e urgente, le porgo i miei saluti.

Mauro Delicato

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