Un viaggio tra le macerie di Ostia: La Fontana dello Zodiaco

Siamo giunti al nostro terzo viaggio tra le rovine del Lungomare di Ostia, una località un tempo simbolo di bellezza e modernità, ma ora teatro di degrado e abbandono. Oggi ci fermiamo a contemplare la Fontana dello Zodiaco, una delle opere più iconiche del litorale romano, che ha segnato la vita del quartiere sin dagli anni ’50.

La Fontana dello Zodiaco: Un simbolo di un passato dimenticato

Costruita nel 1954,la Fontana dello Zodiaco è stata per decenni il cuore pulsante di Ostia. Immaginate il lungomare affollato di turisti e residenti, tutti incuriositi dalla meraviglia architettonica di questa fontana che, con il suo imponente zodiaco circolare, rappresentava l’unione tra natura e arte. Ogni giorno, centinaia di persone si fermavano per ammirarla, scattare fotografie e godere della vista sul mare.

Nel corso degli anni, però, la sua bellezza è stata lentamente erosa dall’incuria e dalla mancanza di manutenzione. La fontana è stata chiusa e riaperta più volte, subendo un costante processo di degrado che ha portato, nel 2017, alla sua chiusura definitiva. Eppure, ancora oggi, la fontana rimane una testimonianza di quello che Ostia avrebbe potuto essere, un simbolo di una città che si stava modernizzando e proiettando verso il futuro.

 Il triste epilogo: dalla rinascita alla decadenza

Nel 2021, la fontana ha ricevuto un restauro del valore di oltre 500.000 euro,finanziato con fondi pubblici, ma purtroppo il risultato non è stato quello sperato. Nonostante l’importante investimento, la fontana è stata esposta alle forze della natura, senza una protezione adeguata. Nel 2022, un episodio emblematico ha mostrato il fallimento di tale restauro: la fontana si è trasformata in un vero e proprio deposito di rifiuti. Bottiglie di plastica, lattine e altri detriti galleggiavano sulla superficie dell’acqua stagnante, mentre lo zampillo, che un tempo offriva freschezza e vita, era spento. Le alghe verdi avevano ricoperto gran parte della superficie, rendendo la fontana più un monumento al degrado che un simbolo di bellezza.

Le mareggiate e il degrado strutturale


La situazione della Fontana dello Zodiaco non è isolata. Il lungomare di Ostia è stato pesantemente danneggiato dalle mareggiate, che con onde superiori ai tre metri e venti che soffiano a oltre 70 km/h, hanno messo in evidenza la fragilità
dell’intera zona. Il basamento della fontana, una delle aree più vulnerabili, ha subito danni irreparabili. La forza delle onde ha eroso la struttura, distruggendo anni di storia e di memoria collettiva.

Nel corso degli anni, sono stati effettuati interventi antierosione, tra cui la costruzione di pennelli a T nel tratto di Ostia Levante, ma i danni continuano a essere ingenti. I fondi pubblici destinati a proteggere il litorale si sono rivelati, purtroppo, uno spreco: non solo non sono riusciti a fermare il degrado, ma hanno anche esposto l’inadeguatezza della pianificazione e della gestione del territorio.

La nuova scogliera artificiale: una soluzione temporanea?

Oggi, la Regione Lazio ha deciso di avviare un nuovo intervento per proteggere la zona: la costruzione di una scogliera artificiale lunga 350 metri, alta 2 metri e larga 5 metri, posizionata a 15 metri dalla costa. L’obiettivo dichiarato è quello di proteggere il lungomare dalle mareggiate e dall’erosione. Ma le perplessità non mancano: sarà davvero una soluzione a lungo termine o si tratta di una toppa temporanea,destinata a non risolvere i problemi strutturali del litorale di Ostia?

Molti si chiedono se questa scogliera sarà sufficientemente robusta per proteggere il lungomare, soprattutto considerando le forze della natura che negli ultimi anni hanno messo a dura prova l’intera area. Ostia merita qualcosa di più di un intervento parziale, una soluzione che non affronti i problemi strutturali alla radice, ma li sposti temporaneamente.

I cittadini chiedono risposte concrete

Gli abitanti di Ostia, sono sempre più frustrati. La situazione è diventata insostenibile, e la domanda che risuona in tutta la comunità è: quando Roma Capitale prenderà finalmente in mano la questione?La rimozione delle macerie, la bonifica e la messa in sicurezza della costa sono diventati temi urgenti. Se il lungomare di Ostia è una delle principali risorse turistiche di Roma, non può più essere lasciato in balia dell’incuria.

La ristrutturazione della Fontana dello Zodiaco è un passo positivo, ma non basta. Serve un piano d’azione complessivo che affronti il problema dell’erosione, del degrado ambientale e dell’incuria strutturale in modo sistematico. Ostia ha bisogno di un intervento definitivo, non di soluzioni emergenziali che, purtroppo, sono già state tentate in passato senza successo.

 Il futuro di Ostia: una visione più ampia

Ostia, con la sua storicità e il suo fascino, non può permettersi di essere dimenticata. La Fontana dello Zodiaco è solo uno degli esempi di un patrimonio storico che rischia di andare perduto se non viene tutelato in modo adeguato. Roma non può permettersi di lasciare in rovina uno dei suoi gioielli più preziosi.

L’intervento della Regione Lazio e del Comune di Roma deve essere pensato in una prospettiva più ampia. Non è più tempo di interventi spot, ma di una visione che preveda una tutela duratura e un piano di sviluppo integrato, Se la capitale vuole mantenere il suo prestigio, deve affrontare in modo serio e deciso la questione del lungomare di Ostia, restituendo alla città quella bellezza e quel valore che merita.

La promessa del consigliere Biondo: una speranza o solo un’illusione?


Proprio ieri, durante l’intervista su Buongiorno Rai 3, il consigliere Raffaele Biondo ha fatto una promessa: insieme al Comune di Roma, a breve verranno bonificate le macerie sulla battigia di Ostia. Sarà vero?Saranno finalmente rimosse le rovine che da mesi deturpano la costa, o sarà solo l’ennesima promessa che svanirà nel nulla?

Con l’imminente apertura della stagione balneare il 1° Maggio,la domanda è legittima. I cittadini sono stanchi di sentire promesse che non vengono mai mantenute. La pressante richiestaè una sola: risposte concrete e interventi tempestivi. Ostia merita di tornare ad essere un luogo di bellezza, non di abbandono.

Se questa promessa non sarà mantenuta, il futuro di Ostia potrebbe essere ancora più incerto di quanto già non lo sia. Il tempo per agire è scaduto, e i cittadini sono esausti.

Mauro Delicato

Condividi